E' una raccolta di articoli o interventi pubblici che questa donna, probabilmente famosa negli Usa, ha rilasciato nella sua lunga vita (1922/2007). Di famiglia ebraica, emigrata dalla Russia è stata protagonista della storia americana: ha protestato per i diritti dei neri, delle donne, contro le varie guerre (Vietnam, Golfo...) e sicuramente ha avuto una vita piena ed attiva.
venerdì 12 dicembre 2008
FEMMINISMO E RIVOLUZIONE
E' una raccolta di articoli o interventi pubblici che questa donna, probabilmente famosa negli Usa, ha rilasciato nella sua lunga vita (1922/2007). Di famiglia ebraica, emigrata dalla Russia è stata protagonista della storia americana: ha protestato per i diritti dei neri, delle donne, contro le varie guerre (Vietnam, Golfo...) e sicuramente ha avuto una vita piena ed attiva.
domenica 30 novembre 2008
LA GRANDE GUERRA
Tim Weekes si rivelò un gran lettore. In genere circolava il giornale del reggimento che passava di mano in mano, o qualche romanzo comprato nelle stazioni, polizieschi da due soldi e storie del selvaggio West. Il Far West d'America naturalmente... che certo non poteva esere più selvaggio del posto in cui si trovavano.
VANITA'
è alto
sulle macerie
il limpido
stupore
dell'immensità
L'uomo
s'è curvato
sull'acqua
sorpresa
dal sole
e si rinviene
un'ombra
cullata
e piano franta
in riflessi insenati
tremanti
di cielo
Giuseppe Ungaretti
Vallone il 19 agosto 1917
martedì 18 novembre 2008
VOCAZIONE
David si era sempre sentito un po' più vicino a Dio che agli amici. il passaggio al collegio di San Patrizio gli aveva fatto conoscere i Fratelli di San Patrizio, uomini votati al celibato che avevano dedicato la loro vita a Dio e all'educazione dei giovani. La cosa aveva avuto un profondo impatto su David e, dopo il solo primo anno di collegio, aveva annunciato in segreto a padre Francis, il suo insegnante di religione, che gli era parso di avere la vocazione. Padre Francis era stato molto calmo e comprensivo col ragazzo - le vocazioni genuine da parte degli allievi dei collegi di San Patrizio in tutta Irlanda non erano rare, come non lo erano le false o presunte vocazioni. Padre Francis aveva detto a David che era molto giovane per prendere una decisione così importante, che avrebbe dovuto rifletterci bene e pregare dio affinchè le guidasse. Nel frattempo avrebbe dovuto vivere quanto poteva la vita di un ragazzo normale e, come aveva detto padre Francis, "mettere alla prova la sua vocazione".
Di Pierluigi Banna (Avvenire, 19.11.2008)
sabato 8 novembre 2008
FALSI MITI
La donna c'è stata,una donna di solido corpo, che ha sparso
I tre figli hanno un modo di alzare le spalle
venerdì 31 ottobre 2008
SCUOLA
EHI, PROF!, Frank Mc Court, Adelphi
Il LIBRO
sabato 18 ottobre 2008
SORPRESA
that never was it known
that any one who fled to thy protection,
implored thy help,
and sought thy intercession,
was left unaided.
Inspired with this confidence,
I fly unto thee,
O Virgin of virgins, my Mother,
to thee I come,
before thee I stand sinful and sorrowful.
O Mother of the Word Incarnate!
despise not my petitions,
but, in thy mercy, hear and answer me. Amen.
Questa una citazione dal suo libro
domenica 12 ottobre 2008
APOCALISSE
domenica 5 ottobre 2008
CORRISPONDENZA DEL CUORE
sabato 4 ottobre 2008
STUPORE
sabato 27 settembre 2008
CONDANNA
sabato 20 settembre 2008
LA STORIA
mercoledì 17 settembre 2008
DOMANDA
sabato 13 settembre 2008
ETERNITA'
Alzò un bicchiere. -Vorrei proporre un brindisi. Alla mia meravigliosa figlia Katie. E al suo bravo marito Ray. (...) Passiamo quasi tutto il tempo che ci è dato sulla terra convinti che vivremo in eterno... (...) Tutti noi non vediamo l'ora di andare in pensione. Per curare il giardino a dovere. Per leggere quei libri che ci hanno regalato a Natale o al compleanno e non siamo mai riusciti a leggere. (...)Io. Jean. Alan. Barbara. Katie. Ray. Tutti noi moriremo (...) Ma non vogliamo ammetterlo. (...)Non ci rendiamo conto di quanto sia importante. Questo...questo posto. Gli alberi. La gente. Le torte. poi, ci viene portato via. E ci rendiamo conto dello sbaglio. Ma è troppo tardi. (...)Mia adorabile figlia. Mia adorabile, adorabile figlia. Tu, Ray e Jacob. Mai. Non date mai per scontato il vostro affetto reciproco.
mercoledì 10 settembre 2008
Fiducia
IL LIBRO
martedì 9 settembre 2008
La libertà
domenica 27 luglio 2008
Secondo voi è da pazzi? Forse si’, ma non me ne importa niente, davvero. Chi è che non parla mai con qualcuno mentalmente? Chi è che non parla con Dio, o con un gatto o un cane, o con qualcuno che ama ed è morto, o magari semplicemente con se stesso? (…) Comunque volevo solo dire che ci fu un momento – magari un giorno, o forse qualcuno in piu’, non ricordo – in cui tutto sembrava ricomposto. E quindi, ovviamente, era anche il momento di combinare un bel casino.
IL LIBRO
Bellissima storia. Ben tornato Nick! Di lui ho letto ed apprezzato ogni testo anche se “Come diventare buoni” è per me un flop melenso. In Per una ragazza si riconosce il suo tipico stile che attrae cosi’ tanto. Nonostante tutto il filo conduttore del testo è la positività della realtà che non dipende dal non avere problemi o dal saperli risolvere ma dal back up, che nei libri di Hornby è quasi sempre la famiglia, sgangherata, magari non tradizionale e con tratti tragicomici ma sempre presente. Unico neo: mentre lo si legge, si tenta già di anticipare quali attori interpreteranno i personaggi (forse Hugh Grant?)
Da un'intervista all'atleta Oscar Pistorius
"Con l’andare del tempo - spiega Pistorius - mi sono reso conto di correre con passione sempre crescente e ho raggiunto una certezza: se avessi avuto le gambe sarei potuto essere più veloce, ma di certo non avrei messo l’anima, come sto facendo ora, per ottenere un risultato. Non sarei l’atleta determinato che sono oggi, o, forse, non sarei neppure diventato un atleta. La mia forza è nata e continua ad alimentarsi giorno dopo giorno proprio in virtù della disabilità che mi ha colpito. Grazie a Dio, sin da quando ero un bambino, la mia famiglia ha sempre condiviso, appoggiato ed incoraggiato le mie scelte. Nessun ostacolo da parte loro ed è anche per questo che a loro dedico tutte le mie vittorie. A casa mia tutto è sempre stato e continua ad esser preso con “ironica filosofia”. A dire il vero, sono io il primo a non drammatizzare su me stesso e ad essere autoironico: non ho le gambe, ma, in fin dei conti, per correre non mi servono: sono la testa e il cuore che mi fanno vincere".
Dall'archivio di Radio Radicale:
"Come affermano la maggior parte dei demografi e dei sociologi, una della cause principali della bassa natalità e del basso numero di giovani coppie in Italia è dovuto al ritardo nell’uscita dei giovani dalla famiglia di origine. L’Italia è il paese europeo nel quale i giovani se ne vanno più tardi dalla casa dei genitori. Vive con la famiglia il 70% dei maschi e il 50% delle donne tra 25 e 29 anni. Roberto Volpi legge il fenomeno come un processo di deresponsabilizzazione dei giovani. Al quale contribuiscono sia ragioni culturali, che Volpi chiama il “modello mediterraneo” di famiglia, sia ragioni economiche, come un welfare inadeguato, un mercato del lavoro che premia l’anzianità rispetto al merito (ridotti salari di ingresso), un mercato degli affitti molto salato, un’università che non fornisce borse di studio adeguate nè alloggi per i fuorisede.
C’è poi il problema per le donne di poter coinciliare lavoro professionale e impegni familiari.
Se si volesse intervenire per aiutare la creazione di nuove famiglie ci sarebbe soltanto l’imbarazzo della scelta: prezzi degli affitti e della case, mutui, riforma del welfare, costruzione di asili nido.
Gli strumenti di intervento devono tuttavia essere indirizzati agli individui e non alle famiglie come tali, per rafforzare le scelte di autonomia dei giovani, come afferma la sociologa Francesca Sartori, autrice di diversi studi sulla condizione giovanile in Italia.
Già oggi, infatti, in Italia la disparità di trattamento fiscale dei single rispetto ai nuclei familiari con più componenti è molto maggiore rispetto ad altri Paesi."
Dall'attività del Sindacato delle famiglie:
"Un milione e 71 mila firme, raccolte in tutta Italia in 50mila ore di lavoro, depositate al Quirinale. Una petizione massiccia per chiedere qualcosa di autenticamente popolare: un sistema fiscale che non castighi la famiglia. Parrebbe una cosa ovvia, che il fisco debba tener conto anche del carico familiare dei cittadini. In Italia non lo è. Chi è solo paga, a parità di reddito, le stesse tasse del padre di tre figli. Infatti la gran parte dei poveri appartiene a famiglie numerose; e la maggior parte degli italiani evita quel terzo figlio, che è un serio fattore di rischio povertà. Sono cose di cui in Italia si discute, fra proteste e promesse, da molti anni."
sabato 26 luglio 2008
Da LA DONNA GIUSTA, Sandor Marai, Adelphi.
IL LIBRO
Quattro adulti: la prima moglie, la seconda, il marito, un giovane musicista. Nessuna paternità, nessuna maternità realizzata fino in fondo, niente da lasciare a possibili figli. Solo solitudine, una velata disperazione, nessun desiderio di lottare ma si continua a vivere, si va avanti comunque. Lo sfondo è l’Ungheria tra la fine della prima guerra mondiale e la fine della seconda: termina un impero conservatore e borghese e inizia un nuovo impero basato sul sospetto e portatore di un grande vuoto. E’ possibile un esilio ma anche il capitalismo americano si rivela una truffa grassa e ben mascherata. E leggendo la biografia si scopre che è la vita dell’autore ad essere rispecchiata nei diversi personaggi.
E la semplicità è essere se stessi. Cosa vuol dire essere semplici? Essere veramente se stessi. Ma tu scopri quello che veramente sei, se veramente riconosci l’incontro che fai, cioè la presenza. Ciò che domina tutto è la presenza. Non c’è niente prima dell’incontro. E’ nell’incontro che si accende quello che sei, ma sei acceso come sei creato. Sei creato, no? Non ti fai da te! Ecco: sei acceso, la presenza ti accende come Dio ha acceso il mondo e allora scopri te stesso. Li’ incomincia la vera strada, che è la strada di essere peccatori, uno incomincia a capire di essere peccatore: stenta a riconoscere, fa l’inverso di quello che vede, dice di riconoscere poi non lo fa, si dimentica. Ma questo è bello, perché questo fa capire di piu’ cos’è il Tu, che è misericordia, perché senza capire che il tu è misericordia, non si capisce il Tu.
DAL TEMPERAMENTO UN METODO, Don Luigi Giussani, Rizzoli.