sabato 18 ottobre 2008

SORPRESA


THE ROAD TO NAB END, William Woodruff, Ted Smart

Remember, O most gracious Virgin Mary,
that never was it known
that any one who fled to thy protection,
implored thy help,
and sought thy intercession,
was left unaided.
Inspired with this confidence,
I fly unto thee,
O Virgin of virgins, my Mother,
to thee I come,
before thee I stand sinful and sorrowful.
O Mother of the Word Incarnate!
despise not my petitions,
but, in thy mercy, hear and answer me. Amen.




IL LIBRO
Mia suocera vive in una delle tipiche case inglesi su due piani, con le stanze piccole e moquette da tutte le parti. La vera Jessica Fletcher è lei. La sera si scalda la sua tazza di latte, prende uno dei libri gialli che tiene su uno dei gradini delle scale e che ha preso in prestito dalla biblioteca locale, attacca la coperta elettrica e legge a letto finchè si addormenta. Un giorno che ero da lei ho trovato questo libro sulle scale. Non credo sia stato tradotto in italiano e anche in Inghilterra è stato pubblicato solo da una piccola casa editrice. E' una specie di Le ceneri di Angela versione inglese. Racconta autobiograficamente del periodo tra le due guerre nella zona operaia dei cotonifici dell'Inghilterra del nord visto dagli occhi di un bambino. Non vi dico la mia sorpresa quando, leggendolo, ho trovato la versione inglese della preghiera di san Bernardo: mi ha commosso. Ero lì, in un salottino davanti al caminetto elettrico, tutta presa dalla vicenda di questo povero bambino e mi sono imbattuta in qualcosa che mi è molto familiare. La preghiera nel libro viene detta da una poverissima famiglia di origine irlandese, il cui padre per lo scrittore allora bambino, rappresenta il vero ritratto del santo. Nel viso di quest'uomo c'è una bellezza che nemmeno la propria madre, descritta come una donna bellissima, riesce a reggere il paragone. A me, generalmente, piacciono tantissimo i libri in cui gli scrittori raccontano di se stessi perchè di fronte ad un'esperienza uno può solo diventare spettatore, non c'è niente da obiettare o criticare. E questo è uno di questi libri. Bellissimo è l'episodio in cui il partito comunista cerca di fare proseliti tra i molti degli operai che fanno davvero la fame perchè la crisi è profonda (sembra che noi non siamo troppo lontani dalla stessa situazione), i cotonifici chiudono per la concorrenza del mercato indiano (un po' i cinesi di oggi per noi italiani) Li invitano a partecipare alla lotta, agli scioperi, che sono quelli veri, non quelli degli insegnanti che allungano il week end e non hanno nemmeno letto la riforma. Lo scrittore adolescente ne è affascinato, partecipa agli incontri e si infervora come i suoi compagni. Ad un certo punto però l' "agitatore" urla gli slogan contro i padroni e grida che bisogna odiarli. In quel momento lo scrittore si ricorda della nonna, elemento molto positivo nella sua famiglia, che gli ha sempre detto che odiare è sbagliato, comunque e dovunque. Allora lascia la sala triste.

P.S.
Stavo cercando alcune immagini per questo post e di scoprire qualcosa in più sull'autore, quando mi sono imbattuta nella notizia della sua morte. E' avvenuta a settembre. L'autore, professore universitario e storico, aveva 92 anni ed era circondato dalla sua famiglia. Aveva sette figli e viveva in Florida. Ha combattuto nella seconda guerra mondiale.

Questa una citazione dal suo libro
I was lucky to have been born and reared in Lancashire, doubly lucky to have been born poor.
E, ad un certo punto, ringrazia la sua città natale, di cui è comunque orgoglioso, per avergli dato la libertà di lasciarla, cercando così la realizzazione di sè.

4 commenti:

merins ha detto...

il "Memorare" è una delle preghiere che preferisco, mi ha commossa sentirla in inglese, grazie

NightOwl87 ha detto...

Cool!

Ecco perchè quella preghiera mi era familiare!:) Questo post è fantastico e fa venir voglia di leggere il libro di cui parli :)

OT.

Ti avevo notata qualche tempo fa, ma come merins ti può confermare io ci sto "un bel po'" prima di farmi notare a mia volta...
A dirla tutta mi aveva incuriosito la tua presentazione perchè mi ricordi mia madre nel tuo rapporto con i libri e vi capisco... di fatti anch'io tendo a fare così, però spesso mi faccio distrarre da altre cose (internet, fotografia etc etc) e quindi leggo poco... ciò non toglie che mio padre si "preoccupa" un po' quando io e mom varchiamo le porte di una libreria, più di quanto si preoccupa quando entriamo in negozio di abigliamento! :D

Pupanna ha detto...

peccato non ci sia in italiano questo libro, mi piacerebbe leggerlo ... ora lo segnalo a mio figlio, chissà non se lo legga!
Sai da tre mesi se ne è andato a londra in cerca della sua strada ...

Pupanna ha detto...

ah, ti ho linkato :))