sabato 13 settembre 2008

ETERNITA'

Da UNA COSA DA NULLA, Mark Haddon, Einaudi

Alzò un bicchiere. -Vorrei proporre un brindisi. Alla mia meravigliosa figlia Katie. E al suo bravo marito Ray. (...) Passiamo quasi tutto il tempo che ci è dato sulla terra convinti che vivremo in eterno... (...) Tutti noi non vediamo l'ora di andare in pensione. Per curare il giardino a dovere. Per leggere quei libri che ci hanno regalato a Natale o al compleanno e non siamo mai riusciti a leggere. (...)Io. Jean. Alan. Barbara. Katie. Ray. Tutti noi moriremo (...) Ma non vogliamo ammetterlo. (...)Non ci rendiamo conto di quanto sia importante. Questo...questo posto. Gli alberi. La gente. Le torte. poi, ci viene portato via. E ci rendiamo conto dello sbaglio. Ma è troppo tardi. (...)Mia adorabile figlia. Mia adorabile, adorabile figlia. Tu, Ray e Jacob. Mai. Non date mai per scontato il vostro affetto reciproco.

IL LIBRO

Di nuovo la famiglia inglese, poco tradizionale ma sempre presente, imprenscindibile ed ineludibile. Classico humour inglese, leggero e profondo allo stesso tempo. La storia è presente ai nostri occhi: ci si immaginano fotografamente tutti i personaggi e ogni scena scorre come in un nastro di celluloide. Potrebbe essere la trama per un blockbuster inglese, sulla serie di Quattro matrimoni e un funerale o Notting Hill. E' una irresistibile spinta a ricercare la bibliografia completa dell'autore.

Commento


“Il solo e vero peccato è rimanere insensibili alla resurrezione” diceva Isacco il Siro, un padre della chiesa antica.

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