sabato 25 giugno 2011

DONI SPECIALI

FRATELLO UNICO, Karl Taro Greenfeld, Piemme
Noah è su tutte le furie, ribalta il tavolo del salotto, tira la coda al gatto, tira i miei capelli, caga sul tappeto. E' senza camicia, grida, si picchia un pugno in testa, si graffia le braccia. Ha un aspetto sofferente, arrabbiato, pazzo, ferito, penoso, ma anche detestabile. C'è qualcosa di talmente brutto nella demenza che devi girarti dall'altra parte. Quando incontri un pazzo per strada, gli passi acca
nto, lo schivi, e non ci pensi più. Quando il pazzo è dentro casa tua, è tuo fratello, sei coinvolto.
Da adulto, saprò come funziona una famiglia apparentemente normale. Avrò due figlie. Fortunatamente nessuna delle due avrà disturbi dello sviluppo. Scoprirò che il loro progredire, dal girarsi al gattonare e al camminare, dal parlare al leggere e allo scrivere, sarà anche la misura del progresso della nostra famiglia, forse il criterio di misurazione più importante. Diventano più altre e mia moglie e io non possiamo non notarlo e provare un certo orgoglio. Imparano a fare le sottrazioni e la ruota e noi possiamo credere, forse inconsciamente, che la nostra famiglia come "macchina di vita" sia omologata. Funziona.
Quello che avviene con Noah è che uno dei criteri di misura principali tramite i quali una famiglia determina il proprio successo o fallimento - no, aspettate, così è troppo drastico, la misura di dove una famiglia è arrivata - si spezza. Così ci sentiamo come se non stessimo a
ndando da nessuna parte e così siamo, collettivamente, consciamente o inconsciamente, un fallimento, come unità, come squadra. Non siamo una macchina efficiente.
E questa è una terribile conclusione a cui una famiglia può giungere riguardo a se stessa. Se insieme non siamo meglio, allora perchè stiamo insieme? E' la questione contro la quale mia madre e mi
o padre lottano costantemente.

IL LIBRO
E' la testimonianza del fratello di un bambino autistico, che diventerà nel libro adolescente e adulto. E' un punto di vista originale: non sono i genitori a raccontare la storia e nemmeno gli specialisti in materia. Molti sono i riferimenti scientifici, psicologici legati alle varie teorie sul tema e, forse, appesantiscono un po' la narrazione. Per chi invece è come me, addetta ai lavori almeno dal punto di vista di integrazione scolastica, è un aspetto interessante. E' un testo molto utile per mettersi una volta nella vita nei panni delle famiglie con figli disabili, è
il racconto di un'esperienza in cui tutti potremmo esserci trovati e, se ciò non è accaduto, non è certo per merito nostro.
P.S. L'anno prossimo inizio la prima e avrò in classe una bambina non vedente. Io e la mia collega ci siamo iscritte a due corsi all'Istituto dei Ciechi e ho prenotato un bel po' di libri in biblioteca per prepararmi. Quindi al momento non so cosa "posterò" nel prossimo futuro. Spero di avere un po' di tempo in estate per leggere i romanzi che mi piacciono tanto!

FAMIGLIE PER L'ACCOGLIENZA
"...Quello che vi ha messo insieme e che vi fa incontrare tutti gli anni qui
e che comunque muove la vostra vita è qualcosa che riguarda me ed è qualcosa che riguarda ogni uomo. Non c’è niente di specialistico fra di voi, sempliceme
nte siete chiamati, come tutti gli uomini, a vivere sulla frontiera della vita..."

domenica 12 giugno 2011

Karma positivo


MADRE DEL RISO, Rani Manicka, Arnoldo Mondadori
La casa era silenziosa. Come sapesse che fuori era accaduta una tragedia: Che le vecchie ossa non si risanano. Infine lei si vide gli occhi nello specchio e si fermò, sconvolta. C'era qualcosa di estraneo in quegli occhi. Guardò meglio. Vi indugiava un'emozione rinnegata. Si sentiva a disagio, e si affrettò a distogliere lo sguardo e a pensare alle
cose concrete. I piedi. Doveva subito fare qualcosa per i piedi. Lavò il sangue dalle piante e, infilandoli nelle scarpe, andò ad aspettare accanto al vecchio. Rimase in piedi, regalmente, e mi guardò rannicchiata accanto a Papà sulle pietre aguzze, mentre gli accarezzavo i capelli bianchi, piangendo. Ma la mia debolezza le diede forza. Si rallegrò di non aver ceduto a quelle strane emozioni. E' una donna orgogliosa. Non voleva sembrare debole o sciocca. Era bene che non fosse lei a starsene rannicchiata a terra con così poca dignità, piangendo a dirotto. Sapeva che i vicini guardavano, dietro le tende. Una volta ci si sarebbero tutti affollati attorno per offrire aiuto, come era accaduto quando i soldati giapponesi avevano preso il marito di Minah e gli avevano sparat
o. Ma ora il
vicinato era pieno di gente nuova. Un'intera generazione che sorrideva e salutava da lontano. Gente che credeva in una strana idea venuta dall'Occidente e chiamata privacy.

IL LIBRO
Una bellissima epopea familiare che racconta la storia della Malaysia tra occupazione britannica, dominazione giapponese ed indipendenza. Una storia soprattutto di donne e scritta da una donna, tragedie e gioie di una famiglia
culturalmente molto lontana da noi ma affascinante. Manca la speranza, anche se in realtà non c'è disperazione, c'è come l'attesa di un karma migliore e la certezza che niente dei propri antenati verrà perduto.

La morte –

Tagore

“La morte, Tua schiava, è alla mia porta.

Ha attraversato il mare sconosciuto

e ha recato alla mia casa il Tuo richiamo.

La notte è buia e il mio cuore è spaurito

eppure prenderò la lampada, aprirò le porte

e m’inchinerò dandole il benvenuto.

E’ il tuo messaggero che sta alla mia porta,

l’adorerò a mani giunte, e in lacrime.

L’adorerò ponendo ai suoi piedi

il tesoro del mio cuore.

Fatta la commissione, se ne ritornerà

lasciando un’ombra oscura sul mio mattino;

e nella mia casa desolata rimarrà

solo il mio corpo abbandonato

come mia ultima offerta a Te”

(Rabindranath Tagore)

venerdì 10 giugno 2011

Ad est qualcosa di nuovo


IL VICOLO DELLA POLVERE, Qui Xiaolong, Marsilio
La storia di Bai Jie avrebbe dovuto terminare molto, molto tempo fa. E quasi fu c
osì, nel 1954, l'anno in cui tornò in Vicolo della Polvere Rossa dopo messere stata prigioniera di guerra in
Corea. Da allora, della sua esistenza ci si accorse appena, nel vicolo. Non che fosse stata cancellata, ma venne semplicemente considerata l'ombra di se stessa. Ciò che le accadde negli anni successivi fu di scarsissimo interesse per gli altri abitanti del vicolo. Ma non poteva aver vissuto nel vuoto. Ogniqualvolta c'era un sommovimento politico, i sospetti su di lei riaffioravano. E in questi anni c'era stato un gran numero di sommovimenti politici. Poteva essere che quei sospetti fossero fondati, ma così non fu.

IL LIBRO
E' una raccolta di racconti e di solito preferisco i romanzi, perchè mi piace
affezionarmi a luoghi, trame e personaggi mentre i racconti di solito sono troppo brevi perchè scatti l'affezione. Qui siamo a Shanghai, il vicolo è lo stesso e lo vediamo modificarsi dal 1949 al 2005. La storia della Cina è affascinante ma la conosco poco. Certo è un
popolo numeroso ed è un popolo di emigranti ma a parte qualcosa di superficiale lo conosco poco. A San Francisco mi aveva stupito la presenza di numerosissimi cinesi cattolici, tanto che nella chiesa c'era anche una messa nella loro lingua e ho seguito le vicende della chiesa perseguitata. Sono sicuramente un popolo di gran lavoratori e la loro cucina è la più popolare nel mondo, benchè noi italiani pensiamo sia la nostra. Il libro è bello, apre la mente ad una prospettiva diversa. Non mancano anche riferimenti alquanto "disgustosi" al nostro palato delle loro tradizioni culinarie fortunatamente andate perse (occhi di carpa viva o cervello di scimmia viva!)

FOREVER YOUNG
Non c'entra nulla con questo post ma pubblico le parole di questa canzone perchè quest'anno ho avuto la quinta e l'abbia canta alla cerimonia dei diplomi. Non sono mai state scritte parole di augurio più belle di queste.
May God bless and keep you always
May your wishes all come trueMay you always do for others
And let others do for you
May you build a ladder to the stars
And climb on every rung
May you stay forever young
May you stay forever young.

May you grow up to be righteous
May you grow up to be true
May you always know the truth
And see the lights surrounding you
May you always be courageous
Stand upright and be strong
May you stay forever young
May you stay forever young.

May your hands always be busy
May your feet always be swift
May you have a strong foundation
When the winds of changes shift
May your heart always be joyful
And may your song always be sung
May you stay forever young
May you stay forever young.
BOB DYLAN