domenica 12 giugno 2011

Karma positivo


MADRE DEL RISO, Rani Manicka, Arnoldo Mondadori
La casa era silenziosa. Come sapesse che fuori era accaduta una tragedia: Che le vecchie ossa non si risanano. Infine lei si vide gli occhi nello specchio e si fermò, sconvolta. C'era qualcosa di estraneo in quegli occhi. Guardò meglio. Vi indugiava un'emozione rinnegata. Si sentiva a disagio, e si affrettò a distogliere lo sguardo e a pensare alle
cose concrete. I piedi. Doveva subito fare qualcosa per i piedi. Lavò il sangue dalle piante e, infilandoli nelle scarpe, andò ad aspettare accanto al vecchio. Rimase in piedi, regalmente, e mi guardò rannicchiata accanto a Papà sulle pietre aguzze, mentre gli accarezzavo i capelli bianchi, piangendo. Ma la mia debolezza le diede forza. Si rallegrò di non aver ceduto a quelle strane emozioni. E' una donna orgogliosa. Non voleva sembrare debole o sciocca. Era bene che non fosse lei a starsene rannicchiata a terra con così poca dignità, piangendo a dirotto. Sapeva che i vicini guardavano, dietro le tende. Una volta ci si sarebbero tutti affollati attorno per offrire aiuto, come era accaduto quando i soldati giapponesi avevano preso il marito di Minah e gli avevano sparat
o. Ma ora il
vicinato era pieno di gente nuova. Un'intera generazione che sorrideva e salutava da lontano. Gente che credeva in una strana idea venuta dall'Occidente e chiamata privacy.

IL LIBRO
Una bellissima epopea familiare che racconta la storia della Malaysia tra occupazione britannica, dominazione giapponese ed indipendenza. Una storia soprattutto di donne e scritta da una donna, tragedie e gioie di una famiglia
culturalmente molto lontana da noi ma affascinante. Manca la speranza, anche se in realtà non c'è disperazione, c'è come l'attesa di un karma migliore e la certezza che niente dei propri antenati verrà perduto.

La morte –

Tagore

“La morte, Tua schiava, è alla mia porta.

Ha attraversato il mare sconosciuto

e ha recato alla mia casa il Tuo richiamo.

La notte è buia e il mio cuore è spaurito

eppure prenderò la lampada, aprirò le porte

e m’inchinerò dandole il benvenuto.

E’ il tuo messaggero che sta alla mia porta,

l’adorerò a mani giunte, e in lacrime.

L’adorerò ponendo ai suoi piedi

il tesoro del mio cuore.

Fatta la commissione, se ne ritornerà

lasciando un’ombra oscura sul mio mattino;

e nella mia casa desolata rimarrà

solo il mio corpo abbandonato

come mia ultima offerta a Te”

(Rabindranath Tagore)

2 commenti:

merins ha detto...

Bellissimo il passo che hai inserito...
questa estate pregusto già la ripresa di alcuni libri già letti, ad esempio tutti quelli di Potok
un abbraccio

p.s. a te piacciono?

maria stella ha detto...

Devo confessare che, nonostante tutti me li suggeriscano, non ne ho ancora letto uno. Sono nella valigia per le vacanze