giovedì 12 febbraio 2009

CHI DITE CHE IO SIA?


GESU' DI NAZARETH, Joseph Ratzinger, Rizzoli

La Legge è diventata Persona. Nell'incontro con Gesù ci nutriamo, per così dire, dello stesso Dio vivente, mangiamo davvero il "pane del cielo". Conformemente a ciò, Gesù ha chiarito già prima che l'unica opera richiesta da Dio consiste nel credere in Lui. Gli ascoltatori avevano chiesto a Gesù: "Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?" (...) Gli ascoltatori sono pronti a lavorare, ad agire, a compiere delle "opere" per ricevere questo pane. Ma non lo si può "guadagnare" col lavoro umano, mediaNte le proprie prestazioni. Può venire a noi soltanto come dono di Dio, come opera di Dio: l'intera teologia paolina è presente in questo dialogo. La realtà più alta ed essenziale, non la possiamo comprare con i soli nostri sforzi; dobbiamo disporci ad accogliere il dono e, per così dire, entrare nella dinamica delle realtà donate. Ciò accade nella fede in Gesù, che è dialogo e relazione viva con il Padre e che in noi vuole diventare nuovamente parola e amore.

Il libro
Finalmente l'ho finito! L'ho letto poco alla volta, un paragrafo al giorno la mattina appena sveglia quando potevo permettermi di non alzarmi subito. Sono capitate alcune coincidenze: a Messa per tre volte il vangelo è stato il brano che avevo appena letto nel libro, alcune persone dicevano cose che erano riferite al passo a cui ero arrivata. Qualcuno ha detto che viviamo un'epoca fortunata perchè nella Chiesa Magistero e santità coincidono. E' vero: anche questo è un grande Papa. Nel testo concetti profondissimi sono espressi con una semplicità disarmante. E non è pura teologia. Ad un certo punto c'era perfino scritto che i genitori dovrebbero guardare con più libertà la volontà del padre sui propri figli. Ad un mio amico preoccupato per il futuro di un figlio con problemi (che ne sarà di lui?), un altro rispondeva: "Ma non credi che Gesù è buono?". La lettura di questo libro di domande ne suscita tante ma per il momento voglio trattenere questa: ma io credo davvero che Gesù è buono?

Paul Ludwig Ladsberg (1901-1943, filosofo di origine ebraica, convertito al cristianesimo e morto nei campi di concentramento. La madre si suicidò quando le impedirono di lasciare la Germania per raggiungere il figlio in Francia))
«Non ci resta che l’esempio di Cristo e di quanti tra gli uomini hanno potuto seguire quest’esempio […]. All’uomo che soffre e che subisce la tentazione del suicidio, possiamo dire unicamente: ricordati quello che hanno sofferto Gesù e i martiri. Porta la croce, come loro. Non smetterai di soffrire, ma la croce della sofferenza diverrà dolce per te grazie a una forza sconosciuta che proviene dal centro dell’amore divino». In un tempo in cui «è spesso diventato orribilmente mediocre, il cristianesimo è al tempo stesso minacciato da un nuovo paganesimo fanatico e talvolta a suo modo eroico. Il cristianesimo o sparirà o ritroverà la sua originaria virtù. Non credo» scrive Landsberg «che possa sparire, ma deve certamente rinnovarsi, prendendo coscienza della sua verità. Non è perciò superfluo mostrare oggi, insistendo su un problema determinato, che la morale cristiana non è una qualunque morale universale, naturale o razionale, forse con qualche intuizione in più, ma è la manifestazione nella vita di una rivelazione paradossale. […] Oggi dobbiamo prendere esplicitamente coscienza di alcune cose che erano ovvie in un’epoca ancora vicina allo “spettacolo” dei martiri»






2 commenti:

palmy ha detto...

Io ancora non l'ho neanche iniziato... che vergogna!

maria stella ha detto...

Pensa che l'ho iniziato perchè il prof di religione di mia figlia al liceo (normalissimo liceo statale e normalissimo prete giovane) lo ha regalato a tutti i suoi studenti di quinta, tra cui anche lei, l'anno in cui è stato pubblicato