lunedì 29 agosto 2011

LETTURE ESTIVE


IL FILO CHE BRUCIA, Jeffery Deaver, Rizzoli
"Celle a combustibile di idrogeno, biocombustibili, energia eolica, energia solare e fotovoltaica, geotermica, generatori di metano, energia mareomostrice...lo sa quanto coprono? Meno del tre per cento del fabbisogno del paese. Metà della fornitura elettrica degli Stati Uniti è prodotta dal carbone. La Algonquin utilizza il gas naturale: e siamo al venti per cento. Il nucleare copre un altro diciannove. L'energia idroelettrica totalizza il sette per cento.
Certo le fonti rinnovabili stanno crescendo. Ma molto molto lentamente. Per almeno altri cent'anni saranno una goccia nel mare energetico, se posso citare me stessa." La manager si stava accalorando sempre di più. "I costi di avviamento sono oscenamente alti, gli impianti necessari a produrre corrente sono cari e del tutto inaffidabili, e poichè i generatori sono situati di solito
lontano dalle principali aree di consumo, anche il trasporto diventa un costo pazzesco. Prenda i generatori fotovoltaici. L'energia del futuro, no? Lo sapeva che dei vari metodi per produrre energia è tra quelli che consumano più acqua? E dove si trovano gli impianti? Dove c'è più sole e quindi meno acqua."

IL LIBRO

Sarà vero? Io non ho le competenze necessarie per esprimere un parere fondato ma il punto di vista è intere
ssante e discutibile. Il libro invece è una piacevole lettura estiva, sembra proprio che questo autore mantenga il suo standard e non riesca a fallire. Buon per gli ammiratori che continuano a seguirlo. La parte più affascinante è la disabilità del detective, su sedia a rotelle, con buona parte del corpo paralizzato. Eppure la sua vita ha un senso, ha degli affetti e una grande speranza aleggia sempre nel suo laboratorio.

Dall'omelia del Papa a Madrid

Cari giovani,

con la celebrazione dell’Eucaristia giungiamo al momento culminante di questa Giornata Mondiale della Gioventù. Nel vedervi qui, venuti in gran numero da ogni parte, il mio cuore si riempie di gioia pensando all’affetto speciale con il quale Gesù vi guarda. Sì, il Signore vi vuole bene e vi chiama suoi amici

(cfr Gv 15,15). Egli vi viene incontro e desidera accompagnarvi nel vostro cammino, per aprirvi le porte di una vita piena e farvi partecipi della sua relazione intima con il Padre. Noi, da parte nostra, coscienti della grandezza del suo amore, desideriamo corrispondere con ogni generosità a questo segno di predilezione con il proposito di condividere anche con gli altri la gioia che abbiamo ricevuto. Certamente, sono molti attualmente coloro che si sentono attratti dalla figura di Cristo e desiderano conoscerlo meglio. Percepiscono che Egli è la risposta a molte delle loro inquietudini personali. Ma chi è Lui veramente? Come è possibile che qualcuno che ha vissuto sulla terra tanti anni fa abbia qualcosa a che fare con me, oggi?


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