mercoledì 1 maggio 2013

MISTERO RISOLTO

UNA PICCOLA STORIA IGNOBILE, Alessandro Pessinotto, Rizzoli
Patrizia ha le lacrime agli occhi, non so se di dolore o d'emozione. Benedetta pare una statua. Finalmente l'ha ritrovata, ma non le si avvicina, non l'abbraccia, non la saluta nemmeno. Non so se sia per la sorpresa, per la delusione di averla trovata viva o perche' ancora non capisce. Allora provo a spiegare, a esporre le mie congetture, sperando che Patrizia le faccia diventare verita'. Sto per dire "sediamoci", ma mi fermo appena in tempo: il solito imbarazzo di fronte a chi e' sulla sedia a rotelle. Non dico niente e mi siedo, Benedetta mi imita...
 
 
IL LIBRO
Un giallo ambientato dalle mie parti: non me lo aspettavo. Mi e' piaciuto molto leggere nomi di strade, paesi e ambientazioni varie sapendo dove sono esattamente. Protagonista e' una donna, ma lo scrittore e' un uomo e si sente. Credo che anche in Italia ci sia una bella tradizione di thriller o detectives' stories che non ha nulla da invidiare a quelle cosi' di successo del mondo anglosassone. Perfette le descrizioni dei personaggi, dei luoghi e degli intrecci. E, come nel migliore degli esempi, il colpevole viene scoperto solo alla fine!
P.S. Bella la citazione che da' il titolo al romanzo.


G. K. Chesterton
L'avventura suprema è nascere. Così noi entriamo all'improvviso in una trappola splendida e allarmante. Così noi vediamo qualcosa che non abbiamo mai sognato prima. Nostro padre e nostra madre stanno acquattati in attesa e balzano su di noi, come briganti da un cespuglio. Nostro zio è una sorpresa. Nostra zia, secondo la bella espressione corrente, è come un fulmine a ciel sereno. Quando entriamo nella famiglia, con l'atto di nascita, entriamo in un mondo imprevedibile, un mondo che ha le sue strane leggi, un mondo che potrebbe fare a meno di noi, un mondo che non abbiamo creato. In altre parole, quando entriamo in una famiglia, entriamo in una favola.

Nessun commento: