venerdì 22 gennaio 2010

AUTOBIOGRAFIA


IL SOGNO INFINITO, Harry Bernestein, Piemme.

Di tutte le cose che mi sono accadute, niente mi emoziona di più che ripensare ai sogni che mia madre inventava per noi, a come rischiarassero la nostra vita e ci infondessero speranza nel futuro durante quei giorni tristi in Inghilterra, quando ne avevamo davvero bisogno. Ho paragonato quei sogni alle bolle di sapone che soffiavamo con le pipe di terracotta e che volteggiavano nell'aria, bellissime e affascinanti, e nello stesso tempo fragili e inafferrabili. Se arrivavi a sfiorarne una per cercare di prenderla per mano, scoppiava e spariva in un istante. Deve essere quello che accadde alla mamma con il più bello di tutti i suoi sogni, quello che ci portò in America nell'estate del 1922, quando arrivammo a casa di mia nonna, con tutti i parenti che si erano riuniti per darci il benvenuto.

IL LIBRO
La bellissima storia autobiografica di quest'uomo che pubblica il suo primo libro a novant'anni e nei ringraziamenti finali cita anche la sua badante. Un uomo che avrebbe sempre voluto scrivere, che pubblicò pagato dei racconti sulle riviste negli anni Trenta ma che all'ennesimo rifiuto rinuncia. Dovrà aspettare la morte della sua amatissima moglie, compagna inseparabile di tutta una vita, per riprovarci. Non è mai troppo tardi! Fra l'altro la storia è davvero bella, come lo sono tutte le autobiografie di gente semplice. Si racconta un'infanzia che agli occhi di oggi appare terribile, da intervento dei servizi sociali, ma che non impedisce alle persone di crescere, di sperare, di avere una visione positiva della vita. Certo ci sono anche i rimpianti: questa madre che in fondo ha riposto tutta la vita in un sogno che non si è avverato ma che sarebbe stata sicuramente felice di vedere come invece i figli hanno affrontato le fatiche di ogni giorno. Sullo sfondo c'è l'America del grande sogno e della delusione nella depressione economica, una Chicago che si allarga, scenario di tanta storia italo-americana, e una New York rifugio di miserabili e falliti. Complimenti!

da Gli uomini vuoti
Fra l'idea
E la realtà
Fra il movimento
E l'atto
Cade l'Ombra
Perché Tuo è il Regno
Fra la concezione
E la creazione
Fra l'emozione
E la responsione
Cade l'Ombra
La vita è molto lunga
Fra il desiderio
E lo spasmo
Fra la potenza
E l'esistenza
Fra l'essenza
E la discendenza
Cade l'Ombra
Perché Tuo è il Regno
Perché Tuo è
La vita è
Perché Tuo è il
E' questo il modo in cui finisce il mondo
E' questo il modo in cui finisce il mondo
E' questo il modo in cui finisce il mondo
Non già con uno schianto
ma con un lamento.
T. S. Eliot

3 commenti:

Pupanna ha detto...

quasi quasi lo cerco, anche son diventata una lettrice pigra ...

Simona ha detto...

Ma che bello questo blog, c'è profumo di libri qui... ed io adoro leggere. Mi ha fatto anche molto piacere leggere le tue parole sull'insegnamento.

Ti ringrazio molto per la visita! Sì, hai indovinato, sto per (ri)sposarmi in Chiesa (siamo già sposati civilmente).
Tornerò certamente a trovarti!
A presto!

Simona ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.